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Mastoplastica Additiva Roma _ il “V-dècolletè”

La Mastoplastica Additiva è tra gli interventi chirurgici più richiesti in Chirurgia Plastica Estetica. E’ la procedura che consente di aumentare le dimensioni del seno.
L’aumento del volume del seno si può effettuare utilizzando:
– protesi mammarie (mastopastica additiva con protesi);
– con tessuto adiposo (mastoplastica additiva autologa con solo grasso – SCARLESS
BREAST AUGMENTATION).
– protesi mammarie e tessuto adiposo (mastoplastica additiva “composite”).

Nell’ambito della Mastoplastica Additiva con Protesi, vi presento il V-dècolletè.

Cosa è il V-décolletè?

E’ il mio approccio tecnico personale che utilizzo negli interventi di mastoplastica additiva, mastopessiadditiva, mastopessi con protesi dedicato alle pazienti che sono alla ricerca di un dècolletè ancora più definito. I punti chiave della metodica sono:

  • Attenta scelta del tipo di protesi per offrire un seno più definito;
  • Ridurre al massimo lo spazio tra i seni per avere un riflesso luce centrale unico;
  • Attenzione al cleavage toracico per definire in modo armonico le ali della V;
  • Ottimizzare la convessità del polo inferiore per maggiore definizione.
mastoplastica additiva roma
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Le protesi possono essere inserite utilizzando una piccola incisione che segue il contorno dell’areola (approccio periareolare), attraverso una piccola incisione nel solco sottomammario (approccio inframammario) o attraverso una piccola incisione ascellare (approccio transascellare). In quest’ultimo caso la cicatrice sarà “nascosta” nel cavo ascellare e sarà dunque meno visibile rispetto a quelle che esitano dai due approcci precedenti (cicatrice intorno all’areola o cicatrice nel solco sottomammario rispettivamente). (mastoplastica additiva trans-ascellare videoendoscopica).
Le protesi possono essere posizionate:
al di sotto della ghiandola mammaria (retroghiandolari o sottofasciali) – soprattutto nelle donne con buona rappresentazione della ghiandola e del tessuto adiposo circostante. E’ da tener presente che a volte, soprattutto quando i tessuti sottocutanei intorno al seno sono poco rappresentati, il bordo della protesi potrebbe risultare palpabile e talvolta visibile. In questi casi, si può ricorrere alla metodica “composite” per superare questo limite.
al di sotto del muscolo pettorale (utilizzando la tecnica dual plane per cui la protesi è posizionata al di sotto del muscolo nella parte alta ed al di sotto della ghiandola nella parte inferiore) approccio preferibile in donne magre e con poca rappresentazione del tessuto adiposo circostante la ghiandola.