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Mastoplastica Additiva Con Grasso

La mastoplastica additiva (o aumento del volume del seno) con innesti di tessuto adiposo autologo (lipofilling) rappresenta una valida alterativa all’impianto di protesi per le pazienti che desiderino aumentare il volume del proprio seno di 1-2 misure e in pazienti che presentino asimmetrie mammarie, alterazioni di forma della mammella (come il seno a tubo) o della parete toracica.

Il vantaggio di questa metodica è un risultato molto naturale sia in termini di forma che di consistenza della mammella.

Il tessuto adiposo viene prelevato con microcannule, attraverso incisioni millimetriche, da aree di accumulo di grasso in altre parti del corpo (fianchi, addome, cosce, ginocchia, etc) permettendo quindi una contestuale liposcultura delle zone interessate dal prelievo.

l tessuto adiposo prelevato viene quindi purificato attraverso centrifugazione e filtrazione e trasferito in modo tridimensionale e compartimentale (nel tessuto adiposo intorno alla ghiandola, al di sotto della ghiandola e nel muscolo pettorale) con l’utilizzo di microcannule, attraverso incisioni millimetriche intorno all’areola ed al contorno mammario alle quali residuano cicatrici millimetriche quasi per nulla percettibili (da qui il nome mastoplastica SCARLESS – senza cicatrici).

E’ una tecnica che può essere utilizzata anche in pazienti normopeso grazie ad alla tecnica di prelievo compartimentale – MAXT

Per aumentare l’attecchimento del grasso impiantato ed ottimizzare quindi i risultati dell’intervento, in alcuni pazienti può essere l’indicato l’utilizzo preoperatorio del BRAVA, un dispositivo di ultima generazione costituito da due coppe a piccola pressione negativa che, applicate sulle mammelle nelle settimane che precedono l’intervento, consentono di espandere in modo temporaneo i tessuti mammari in modo da aumentare la capacità di riempimento e di attecchimento del grasso.

L’applicazione del BRAVA è indicata anche in pazienti con asimmetria mammaria o alterazioni di forma della mammella o della parete toracica, in quanto questo consente di guidare l’espansione temporanea delle mammelle anche tenendo conto delle malformazioni da correggere.

L’intervento di mastoplastica additiva con innesti di tessuto adiposo si effettua solitamente in anestesia generale.
Nel postoperatorio residuano ecchimosi ed edema sia a livello delle mammelle che delle zone di prelievo, che tendono a risolversi progressivamente in 3-4 settimane. Il risultato definitivo sarà apprezzabile a 3 mesi dall’intervento chirurgico.

Prima dell’intervento chirurgico alla paziente saranno richieste un’ecografia mammaria (associata ad una mammografia se la paziente ha più di 35 anni) ed una risonanza magnetica di controllo. Queste indagini preoperatorie consentono di escludere patologie mammarie in atto e consentono un adeguato follow-up radiologico nel postoperatorio. In alcuni casi il lipofilling può lasciare segni radiologici con caratteristiche di benignità quali microcisti, cisti oleose e macrocalcificazioni, facilmente riconoscibili da un radiologo esperto in patologia mammaria.